Progettare e sviluppare una campagna video: un’attività complessa, che richiede buona capacità di analisi e pianificazione, oltre che solide competenze tecniche.
In questo articolo parleremo di come organizzare una campagna video efficace, fase per fase: tenendo conto di obiettivi, risorse, tempi e canali di comunicazione coinvolti.
1. Definisci il concept della campagna video
Una campagna video ben strutturata è essere un potente strumento per raggiungere gli obiettivi di marketing di un’azienda o di un’organizzazione. Per questo, definire il concept di una campagna video in modo chiaro e convincente è una fase preliminare essenziale per garantire che il risultato finale sia coerente e coinvolgente.
Nella fase di sviluppo del concept, ci sono alcuni elementi specifici che devi tenere in considerazione:
- Stabilire l’obiettivo della campagna. A seconda dei casi, può trattarsi della promozione di un nuovo prodotto, dell’aumento della notorietà del marchio, dell’educazione del pubblico o la generazione di lead. Comprendere l’obiettivo aiuterà a definire il tone of voice, il messaggio da veicolare e, successivamente, i contenuti della campagna, declinati in tanti video differenti e trasmessi su diversi canali,
- Considerare il pubblico target. Identificare il pubblico a cui la campagna si rivolge è essenziale per personalizzare il messaggio secondo il tipo di audience. Da questo punto di vista, analizza con cura le caratteristiche demografiche e psicografiche del tuo pubblico target, oltre alle sue abitudini quotidiane, ai suoi interessi e ai suoi bisogni. Sono tutti elementi fondamentali per definire un concept interessante che colpisca l’audience di riferimento.
- Definire il messaggio chiave. Il messaggio principale da comunicare va stabilito da subito. Scegli un messaggio chiaro, conciso e, per quanto possibile, orientato all’azione, specie quando la campagna è legata a un obiettivo di marketing, come lanciare un prodotto o un servizio o acquistare lead. Una campagna video con un contenuto che presenta benefici e vantaggi per il pubblico, infatti, è un modo efficace per coinvolgere, far ricordare e spingere ad approfondire.
Sulla base degli elementi che abbiamo presentato, è il momento di definire il concept della campagna video. Si tratta di sviluppare un’idea creativa coerente che catturi l’attenzione del pubblico e trasmetta efficacemente il messaggio desiderato. Puoi presentarlo in fase iniziale anche attraverso un moodboard, o una bozza di storyboard: l’importante è che sia coinvolgente, facile da ricordare, in linea con l’identità del marchio e con le caratteristiche e i comportamenti del tuo pubblico target.
In questa fase, scegli anche le tipologie di video da sviluppare, secondo gli obiettivi: video corporate, video prodotto, video tutorial, video hero, hub o help. Ovviamente, la campagna potrà essere sviluppata anche attraverso tipi di video differenti, creando un percorso strategico in base allo scopo finale e al target da raggiungere.
2. Valuta il budget
Quando si pianifica una campagna video, è fondamentale quantificare il budget disponibile, per distribuire in modo efficiente i fondi a disposizione e organizzare le risorse operative. Determinare il budget di una campagna video richiede un’analisi accurata dei costi associati ai vari elementi, dallo sviluppo del contenuto alla produzione e alla promozione.
- Obiettivi della campagna. Gli obiettivi della campagna influenzano direttamente il budget necessario. Perché? Immagina che lo scopo sia aumentare la visibilità del marchio o raggiungere un pubblico molto vasto: dovrai investire di più nella promozione e nella distribuzione. Se una richiesta ulteriore è quella di produrre video di alta qualità da trasmettere su supporti specifici, dovrai destinare una parte significativa del budget alla post-produzione e all’editing.
- Complessità del contenuto. Anche il tipo di contenuto influenzerà i costi. La creazione di video animati o di motion graphics, ad esempio, richiede competenze specializzate e un budget più elevato rispetto alla produzione di un video più semplice.
- Produzione e post-produzione. L’organizzazione dello shooting, l’allestimento di uno o più set, le riprese, il montaggio, la musica, il voice over, l’editing, gli effetti speciali: ogni fase richiede risorse finanziarie e operative. Valutare accuratamente i costi associati a ciascuno step aiuterà a stabilire un budget realistico.
- Promozione e distribuzione: come vedremo, la fase di promozione e la distribuzione del video richiedono un budget separato. Le risorse finanziarie dovranno coprire, ad esempio, la pubblicità sui social media, le campagne di marketing online, la SEO, cioè l’ottimizzazione dei video per i motori di ricerca, l’acquisto di spazi pubblicitari o la partecipazione a eventi o fiere. Per questo, considera attentamente le strategie di promozione e distribuzione necessarie e stabilisci un budget adeguato.
- Strumenti e risorse esterne. Per una buona campagna video può essere necessario investire in strumenti e risorse esterne per l’affitto di attrezzature o per il coinvolgimento di agenzie di produzione video o di professionisti nel settore. Considera i costi associati e includili nel budget totale.
Dopo aver esaminato tutti questi elementi, è il momento di passare alla parte operativa e organizzare le risorse. Vediamo come nel prossimo paragrafo.
3. Organizza le risorse
Per realizzare una campagna video è fondamentale organizzare e gestire in modo efficiente le risorse operative: personale, logistica, attrezzature. Anche in questo caso, gli elementi da considerare sono diversi:
- Team di lavoro. Identifica i ruoli e le responsabilità chiave: chi saranno il direttore creativo, il regista, gli operatori foto e video della troupe, l’editor, il coordinatore della produzione. Contatta gli altri professionisti necessari, se nel video è prevista la presenza di persone: attrici e attori, stylist, truccatori e parrucchieri. Assegna chiaramente i compiti e stabilisci una comunicazione efficace per garantire la collaborazione e il coordinamento.
- Calendario di produzione: crea un calendario di produzione dettagliato che definisca le scadenze per ciascuna fase del processo. Questo include la pre-produzione, le riprese, la post-produzione e la promozione. Stabilisci delle milestone chiave, intese come scadenze definite entro cui raggiungere un certo risultato / completare una certa fase di lavoro. In questo modo, salvaguarderai il rispetto delle scadenze, inclusa la consegna dei video finali.
- Budget e risorse finanziarie: abbiamo già considerato questo tema. Qui aggiungiamo solo un suggerimento: tieni traccia dei costi effettivi e confrontali con il budget previsionale stimato: in questo modo potrai fare eventuali aggiustamenti lungo il percorso, se necessario.
- Attrezzature e tecnologie: valuta le attrezzature, i macchinari e le strumentazioni necessarie per la produzione del video. Dopodiché, considera se acquistarle o noleggiarle (quando non sono i professionisti esterni ad apportarle) e, nel caso sia tu a gestirle, assicurati che funzionino perfettamente prima dello shooting.
- Location e permessi: se la campagna video richiede riprese in diverse location, organizza e pianificare in anticipo le necessità logistiche. Identifica le location adatte e, se del caso, assicurati di ottenere i permessi necessari per le riprese. Considera anche le esigenze di allestimento di set e backstage e prepara gli ambienti di ripresa in base alle esigenze del video.
Prima di procedere alla fase di shooting video, dovrai considerare i canali di comunicazione dove il tuo video verrà veicolato: vediamo come.
4. Individua i canali di comunicazione di riferimento
La scelta dei canali di distribuzione della tua campagna video è un altro aspetto strategico da considerare per tempo. Una parte delle attività operative, dallo shooting alla post produzione, dipenderà anche da quali sono i media in cui i video saranno inseriti. Tra i possibili canali, ci possono essere, ad esempio:
- Il sito web aziendale: utilizza il sito aziendale della tua impresa (o del brand per cui stai realizzando i video) come canale di distribuzione. A seconda dei casi, potrai incorporare i video della campagna nella homepage o in pagine specifiche correlate al contenuto trattato in ciascun filmato.
- Social media: sfrutta le pagine e i profili social della tua azienda, scegliendo quelli più strategici in base al contenuto dei video e al pubblico da raggiungere. Considera se vuoi promuovere i tuoi video solo attraverso contenuti social organici o anche attraverso annunci sponsorizzati. Nel secondo caso, potrai raggiungere specifici segmenti di pubblico, selezionati attraverso targeting demografico, interessi o comportamenti.
- Piattaforme di streaming video: carica i video su piattaforme di streaming video popolari, in primis YouTube. Ricorda che YouTube può essere considerato il secondo motore di ricerca al mondo dopo Google: i video della tua campagna, dunque, potranno essere cercati dagli utenti per parola chiave (e qui sottolineiamo ancora una volta l’importanza della SEO per video) o trovati tramite suggerimenti o condivisioni.
- Newsletter e mailing list: utilizza la tua lista di contatti e l’invio di newsletter per diffondere i video. Le newsletter sono un potente strumento di marketing a risposta diretta: includere un link ai video all’interno delle email dà ai destinatari accesso facile e immediato ai filmati che vuoi mostrare loro.
- Eventi o presentazioni dal vivo: sfrutta anche gli eventi aziendali per promuovere i video della tua campagna. In questo modo, coinvolgerai direttamente il pubblico presente e potrai ottenere un impatto immediato.
- Partner e collaborazioni: collabora con influencer o partner di business del brand per diffondere i video attraverso i loro canali di distribuzione. L’attività può includere pubblicazioni sul blog, condivisioni sui social media o presentazione del video su siti di terze parti. In questo modo sfrutterai la rete di connessioni dell’azienda che ha commissionato la campagna per raggiungere un pubblico più ampio e diversificato.
- Pubblicità online: considera la pubblicità online come un canale di distribuzione aggiuntivo per promuovere il video. Utilizzare piattaforme di advertising come Google Ads permette di raggiungere l’audience target tramite annunci video mirati per area geografica, caratteristiche demografiche, interessi.
A questo punto, sei pronto per la parte di realizzazione vera e propria dei video: attraverso lo shooting e le attività di post-produzione ed editing.
5. Sviluppa i contenuti della campagna video
In sintesi, il processo di sviluppo dei contenuti per una campagna video può essere suddiviso in tre fasi: l’allestimento del set, lo shooting e la post produzione.
La prima fase nel processo di sviluppo dei contenuti, dunque è la preparazione di uno più set, a seconda del numero di video da girare e delle location selezionate. Per farlo, è importante creare un ambiente appropriato per le riprese, dal punto di vista funzionale e organizzativo e non solo. È importante considerare:
- l’aspetto visivo, l’accessibilità e la praticità delle location;
- il set design, compresa la disposizione degli oggetti, la scelta dei colori, l’illuminazione e gli elementi scenografici per rendere la giusta atmosfera;
- le attrezzature e gli equipaggiamenti necessari.
La fase successiva è lo shooting vero e proprio, ovvero le riprese effettive del video. A occuparsene sarà il team di produzione che avrai selezionato in precedenza, ciascuno con le proprie competenze. Oltre a loro, sul set si muoveranno gli attori e le attrici protagonisti delle riprese, se previsti, e gli altri professionisti incaricati che abbiamo già menzionato.
La fase finale nello sviluppo dei contenuti è la post produzione dei video, ossia la fase di video editing. I materiali girati vengono elaborati e montati per creare il prodotto finale. Gli operatori incaricati della post produzione dovranno:
- Selezionare le migliori riprese e organizzarle in modo coerente attraverso il montaggio video. La fase include il taglio delle parti indesiderate, l’aggiunta di effetti e immagini di transizione, quando opportuno, l’allineamento del ritmo desiderato.
- Aggiungere effetti visivi o sonori per migliorare l’impatto del video: musica di accompagnamento ed eventuale voce fuori campo, montaggio del suono, editing delle animazioni, inserimento di grafiche se previsto.
- Effettuare revisioni e modifiche al video e declinarlo in diversi formati, per assicurarsi che sia visibile in modo ottimale sui canali di distribuzione selezionati, incluse le piattaforme social.
Come hai visto, il processo di sviluppo dei contenuti richiede un team qualificato e una gestione efficace delle risorse: elementi strategici fondamentali per raggiungere i risultati desiderati.
6. Monitora i risultati
A proposito, hai pensato a come monitorare e valutare i risultati della tua campagna video? Si tratta di un elemento fondamentale perché a fronte di un investimento (a volte anche notevole), è indispensabile capire se la campagna sta effettivamente generando risultati positivi, secondo gli obiettivi stabiliti.
Prima di tutto, come abbiamo già detto, bisogna stabilire obiettivi chiari e misurabili da raggiungere con la campagna video. Ad esempio:
- aumentare la consapevolezza del marchio,
- generare lead qualificati,
- aumentare le conversioni.
Una volta stabiliti gli obiettivi, è possibile definire le metriche chiave per monitorare i risultati. Queste possono includere il numero di visualizzazioni dei video, il tasso di fidelizzazione (la cosiddetta retention) degli utenti, il numero di condivisioni dei video o i click sulle call-to-action.
Per questo, come abbiamo visto, è fondamentale comprendere quali segmenti di pubblico sono più reattivi al video e che tipo di azioni compiono dopo averlo visualizzato. L’analisi del pubblico di cui parlavamo all’inizio può essere eseguita utilizzando strumenti di analisi demografica, come Google Analytics o gli strumenti interni dei social o delle piattaforme di condivisione video.
Per valutare l’efficacia di una campagna video i risultati ottenuti misurati secondo gli indicatori individuati devono essere comparati con gli obiettivi stabiliti inizialmente. Ad esempio:
- l’aumento delle visualizzazioni e delle condivisioni sui social può indicare un successo, se l’obiettivo era aumentare la consapevolezza del marchio,
- se invece l’obiettivo era generare lead qualificati, si devono impostare strumenti di tracciamento per verificare se il video ha avuto un impatto sull’aumento del traffico sul sito web o il numero di iscrizioni alla newsletter.
Se i risultati sono al di sotto delle aspettative, è necessario analizzare i dati per individuare le aree di miglioramento: questo può comportare modifiche al contenuto del video, al target di pubblico o alle tattiche di promozione. I risultati, peerò vanno monitorati anche dopo aver apportato tali modifiche, per verificare l’efficacia delle azioni correttive adottate.
Progettazione e pianificazione di tempi e risorse, realizzazione dello shooting, distribuzione sui canali più strategici e monitoraggio dei risultati: per una buona campagna video sono tutte attività necessarie.
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