Storyboard è un termine inglese che, letteralmente, significa “tavola (board) della storia (story, intesa come racconto)” e viene generalmente utilizzato per indicare sulla carta, in ordine cronologico le inquadrature e i passaggi salienti di un video. É la storia sulla carta. Quando abbiamo iniziato ci siamo chiesti come creare uno storyboard chiaro ed efficace? Condividiamo ora le nostre riflessioni.
Come creare uno storyboard: fase preliminare
Per creare uno storyboard, è fondamentale avere ben in mente che tipo di video si vuole realizzare e che cosa si vuole comunicare. Sembra banale, ma avere le idee chiare è vitale. Lo storyboard dunque, fa parte di quella necessaria fase di pianificazione di cui si parlava nel primo articolo, è la traccia da seguire per la realizzazione del video, la linea guida da tenere sempre a mente ed è anche il modo più pratico per far capire al cliente cosa gli si consegnerà alla fine del lavoro.
Insomma, creare un buono storyboard è vitale per tutti, project manager, operatore e cliente finale.
Come creare uno storyboard: tipologie di storyboard
Per la realizzazione di un video, in linea di massima esistono tre tipologie di storyboard: uno storyboard discorsivo testuale, una classica versione a bozzetti, uno storyboard visuale chiamato rubamatic. Non c’è una vera logica nello scegliere quale tipologia di storyboard usare, dipende molto anche dal cliente che ci si trova davanti.
L’approccio narrativo
Uno storyboard testuale, come il seguente, riassume in modo discorsivo i punti salienti da considerare in fase di ripresa tramite un’approccio narrativo. Non bisogna lesinare nei dettagli e approfondire il focus in ogni paragrafo, sottolineando quali movimenti la camera dovrà fare in questo punto, dove sarà usato il drone, dove invece si prediligeranno riprese da terra. Un plus decisivo in un approccio narrativo dello storyboard si ha, specificando già in questa fase, la colonna sonora immaginata. Un vero quadro completo del video che verrà. Di seguito il video finale:
L’approccio grafico
Uno storyboard creato con un approccio grafico, si realizza tramite bozzetti e illustrazioni. Grazie all’aiuto di un grafico o di un illustratore si creano dei bozzetti in base ai focus comunicati e allo stile che si vuole dare al video. Non potendo utilizzare parole, ma solamente i disegni, lo storyboard a bozzetti dovrà presentare tante tavole quante sono le idee che si hanno in mente per essere veramente completo. Questo tipo di storyboard deve essere accompagnato da una shot-list ben precisa, strumento guida durante le riprese. Ecco un estratto da uno storyboard a bozzetti e la sua applicazione reale nelle immagini girate:
L’approccio animato
Il più scenografico fra tutti è sicuramente quest’ultima tipologia di storyboard, il rubamatic. Questo approccio è preceduto da un’accurata fase di storyboard testuale, fedele alleato in ogni fase della strategia di video marketing aziendale. Quello che si fa, per costruire un buon rubamatic è “rubare” spezzoni di altri filmati, per dare un idea precisa del prodotto finito. Il video non deve uscire dallo stretto rapporto cliente – operatore/agenzia, dunque non deve essere divulgato per nessuna ragione. Questa è la ragione fondamentale per cui non mettiamo alcun esempio di questa tipologia di storyboard, ma di seguito vi presentiamo due video nati da un rubamatic.